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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Umbria, Abruzzo, Italia: turismo e cultura non dialogano come nel resto d'Europa

In un recente forum Josep Ejarque, esperto di marketing turistico, ha sottolineato che l’Umbria ha “una materia prima di grande qualità, ma ancora grezza”.  Francia, Germania, Inghilterra “utilizzano la cultura per l’indotto economico che genera”; l’Italia e l’Umbria non hanno saputo sfruttare questo “valore aggiunto”. C’è in genere – ha proseguito – una difficoltà di dialogo tra mondo culturale, troppo ancorato alla conservazione, e quello turistico, che invece punta solo allo sfruttamento.  In entrambi i mondi manca insomma la visione di una cultura come investimento economico.  È cambiato anche il turista – ha detto l’esperto – ma in troppi non se ne sono accorti. “I giovani non conoscono il Colosseo sui libri di scuola, ma in molti l’hanno visto per la prima volta su uno schermo in 3D con i gladiatori in azione”. Queste considerazioni possono tranquillamente essere valide anche per l'Abruzzo e per L'Aquila in particolare e rendono chiaro che c'è bisogno di far

I tessuti e le storie di Assunta Perilli

Oggi a Campotosto (AQ) ho conosciuto una di quelle persone che fa qualcosa di più che ricostruire o ristrutturare una testimonianza della nostra cultura; lei ne tiene in vita e rinvigorisce la motivazione, la causa, il presupposto. Senza queste persone i paesi, i monumenti, i musei rimangono scatole vuote destinate a tornare nell'oblio dopo il restauro o la ricostruzione. Negli ultimi anni ho constatato che  queste attività paradossalmente sono molto più complesse e difficili rispetto alle ristrutturazioni o ricostruzioni perché, per quanto grandi, faticosi e dispendiosi possano essere, questi lavori hanno un tempo di lavoro definito. Le attività svolte da persone come Assunta Perilli invece hanno la necessità di essere svolte per tutta una vita in modo totalizzante. Solo così possono avere la possibilità di essere di nuovo tramandate alle nuove generazioni. Solo così queste attività creeranno i presupposti che erano alla base delle testimonianze storiche a noi oggi tanto