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Si puó sistemicamente sagliare il marchio?

Può un produttore sbagliare l'etichetta valutativa del suo prodotto?
Nel turismo italiano questo accade da anni.

Se c'è un punto su cui politici e amministratori pubblici sono tutti clamorosamente d'accordo, è che il turismo è uno dei potenziali più forti per l'Italia. Come potenziale quindi questo settore va sviluppato, potenziato, espresso.

Fin qui le chiacchiere, poi quando si tratta di mettere un'etichetta ad una parte fondamentale di questo prodotto, cioè l'ospitalità, ognuno PER LEGGE fa come vuole e quindi l"etichetta, in questo caso le stelle, finisce per proporre in modo falsato un importante parametro di valutazione, che già di per se è difficile da rendere efficace per come è stato fin'ora inteso.

Chi legge sa che tra gli hotel c'è 3 stelle e 3 stelle, 4 stelle e 4 stelle... Questo anche perché in Italia ogni regione fa da se in questo campo.
Come contribuisce questo alla competitività del prodotto turistico italiano?

Questa situazione consegna a privati e a facili dinamiche speculative il potere di classificazione delle strutture ricettive, magari a pagamento e quindi in maniera ancora una volta non oggettiva per il consumatore.

Non parliamo poi delle verifiche del mantenimento, nel tempo, della classificazione inizialmente ottenuta..
Intanto i politici stanno a guardare ... Speriamo che prima o poi guardino le stelle!