In latino il verbo tradere indica la consegna, la trasmissione di qualcosa nel senso di tramandare.
In inglese invece, ed ormai in accezione internazionale, il verbo to trade (derivato dallo stesso verbo latino) indica letteralmente commerciare, trafficare, barattare.
Nella trasformazione di questo verbo e nello stravolgimento del suo significato originale troviamo forse una emblematica immagine del mutamento culturale di cui siamo testimoni. Si potrebbe dire che la trasformazione di questo verbo tende al deterioramento, evidenziando anche come sia cambiata di conseguenza la concezione dei rapporti in gioco.
Oggi sappiamo che nella logica del "to trade" non è più ammissibile dedicare tempo "improduttivamente", tanto meno alla trasmissione di qualcosa non immediatamente remunerativo.
Nelle culture degne di questo nome invece non è pensabile rinunciare alla trasmissione attenta, appassionata ed in qualche modo gratuita delle usanze, della memoria, della tradizione della Sapienza.
In una realtà culturale solida la sussistenza di questo delicato processo di trasferimento è garanzia della sopravvivenza e della identità della cultura stessa. E' per questo che veniva affidata alle "autorità" culturali, alle persone di riferimento dei rispettivi ambiti che la componevano: l'artigiano, il cerimoniere, il cantastorie, il filosofo, l'anziano, il religioso...
Per capire quanto sia stata importante la centralità della persona in questo processo basta constatare che in tante culture, anche dopo l'avvento della scrittura, la trasmissione ha continuato comunque ad avvenire oralmente.
Basta richiamare alla nostra memoria il racconto di un fatto, di un procedimento, di una usanza ad opera di un anziano che per anni lo ha vissuto profondamente; c'è qualcosa che va oltre il concetto che viene trasmesso: si tratta di una gestualità, di una musicalità, di una teatralità innata e spesso inconsapevole.
Un'arte che ne dischiude altre, quindi pura Cultura.
Oggi il "to trade" rende estremamente difficile tutto questo. L'elemento essenziale che viene subdolamente sottratto è il tempo. Nella mancanza (ipotetica) di tempo, in assenza di un ritmo opportunamente rallentato tutto ciò è impossibile.
Per averne la controprova basta frequentare un luogo, svolgere un soggiorno con un tempo "non condizionato" ma dettato dal luogo stesso.
Con relativa facilità si possono trovare occasioni di trasmissione. Di Tradizione.
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