
Un po' perché di progetti del genere negli ultimi 20 anni se ne contano pochissimi, un po' perché l'abitudine diffusa è quella di calare dall'alto le cose per poi cercare disperatamente una condivisione che a quel punto diventa oggettivamente impossibile.
Di solito quello che fa muovere amministratori a vario livello è l'esistenza di fondi pubblici da spendere o elezioni in arrivo.
Per queste ragioni i progetti che vengono messi su carta (dove a volte fatalmente rimangono) non hanno come presupposto le necessità del territorio.
Il risultato è che i progetti magari si fanno pure ma questi raggiungono l'unico obiettivo presupposto: spendere i fondi disponibili o ottenere qualche voto in più. Per contro, anche alla luce dei fatti, i risultati per l'economia locale sono prossimi allo zero.
Se in futuro qualche risultato vorremo portarlo a beneficio dell'economia del territorio è INDISPENSABILE applicare un metodo almeno normale nella redazione e nella implementazione di progetti possibilmente "orientati al marketing".
Sarebbe un buon punto di partenza.
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